Come mixare stile etnico e industriale

Dai colori contrastanti al minimalismo vintage, dall’uso di legno e pietra alla scelta di oggetti d’arredo “vissuti”: ecco come realizzare un perfetto stile etnico industriale in grado di coniugare concetti di arredamento diametralmente opposti, ma complementari.

Se lo stile industriale rappresenta una tipologia di arredamento tra le più in voga negli ultimi anni, uno step ancora più suggestivo sta nella creazione di un raffinato mix etnico-industriale utilizzando sapientemente gli speciali tessuti africani proposti da CLOY.

Si tratta di una fusione di tipologie di arredamento che richiede molta attenzione: da un lato, infatti, quello etnico è uno stile che ricerca il folklore in grado di richiamare viaggi in Paesi esotici e lontani. Dunque il colore intenso, la geometria delle forme e la loro eccentricità costituiscono una parte fondamentale dell’ambiente.

Arredo con colori neutri tipici dello stile etnico industriale

Dall’altra parte, invece, lo stile industriale ha maggiore attinenza con il moderno, in quanto entrambi sono più improntati al minimalismo e all’uso di colori neutri.

L’industriale poi, nello specifico, gioca molto sul ricordo delle strutture delle fabbriche o dei magazzini di una volta: dunque occorrono generalmente grandi spazi e si utilizzano elementi d’arredo vintage, i quali hanno il compito di dare all’ambiente un’atmosfera vissuta.

Quest’ultimo aspetto è ciò che costituisce probabilmente il maggior trait d’union con lo stile etnico.

Infatti grazie ad oggetti e stoffe particolari, che sono tra le principali caratteristiche di quest’ultimo, si può raggiungere un vero e proprio mix di gusti e tendenze in grado di rendere gli ambienti di casa funzionali ed allo stesso tempo carichi di significato e passione.

Dare colore all’essenzialità

Lo stile etnico fa dei colori caldi il suo mantra, mentre quello industriale punta sulla creazione di un ambiente maggiormente freddo e quasi asettico.

Come trovare il giusto legame tra queste due differenti e quasi contraddittorie concezioni di base?

Certamente va evitato lo sfruttamento eccessivo di sfumature di colore troppo accese ed eccentriche, tuttavia si può giocare sul contrasto tra colori basilari come il bianco e il nero, e abbellire poi le stanze con elementi di arredo in legno per riscaldare visivamente gli ambienti.

È molto indicato anche l’uso del grigio e di altre tonalità neutre come l’antracite, il ferro o il rame, che hanno certamente attinenza con l’ambito industriale.

Uso del grigio sulle pareti nello stile etnico industriale

Può sembrare strana l’idea di aggiungere a questa base degli elementi etnici come ad esempio i tessuti africani. In realtà si tratta della ciliegina sulla torta per realizzare una perfetta fusione stilistica.

Naturalmente occorre dosare molto bene tutti gli elementi in gioco. Ad esempio, può risultare una scelta vincente utilizzare cuscini o pouf rivestiti con stoffe shweshwe Da Gama originali di color panna, aria o anche rubino, tonalità che ben si integrano anche all’interno di un ambiente industriale.

Allo stesso modo, tra i complementi d’arredo più adatti a dare un po’ più di anima a una stanza che altrimenti rischia di apparire piuttosto fredda e distaccata, possono venire utilizzate delle bellissime ceste in sisal, come il modello Mosaico oppure quello Black&White: oggetti eleganti e raffinati, con una colorazione non troppo appariscente ma capaci in egual misura di offrire il giusto tocco di etnicità alle varie zone della casa.

Grande attenzione nell’uso dei materiali

Le pareti in mattoni a vista sono un classico dello stile industriale, così come l’uso di elementi di metallo tra cui ad esempio gli armadi o le sedie. 

È però il legno il vero punto di incontro con l’arredamento etnico.

Lo stile industriale ama gli elementi vintage, oggetti antichi acquistati in un piccolo mercatino dell’usato oppure ritrovati in uno scantinato dopo anni di abbandono, oppure ancora i tavoli o i carrelli utilizzati nelle fabbriche per riporre gli attrezzi da lavoro.

Uso del legno nei complementi d'arredo nello stile etnico industriale

Qui è facile integrare componenti etniche, come statuine, lampade o elementi di arredo in generale che siano in grado di raccontare le storie dei propri luoghi d’origine.

Da una parte troviamo dunque il racconto di un viaggio; dall’altra, il lavoro, la quotidianità e – perché no? – la nostalgia del passato e del lavoro più fisico, manuale, d’altri tempi.

La fusione di tutte queste caratteristiche riesce a creare un luogo all’interno della propria abitazione che è in grado di coniugare culture e concetti differenti e al tempo stesso complementari, in modo che gli ambienti di casa risultino intensi e vibranti, quasi frenetici.

Living room in stile etnico industriale

Come riuscire a livello pratico a realizzare un perfetto mix di stile  etnico e industriale?

Una living room rappresenta il luogo ideale: infatti per creare un ambiente in stile fabbrica o magazzino dismesso occorre molto spazio, e generalmente l’arredamento industriale è caratterizzato da soffitti molto alti (è una consuetudine, ma ciò non vieta invece di ricreare la medesima atmosfera anche in stanze più basse e anguste tramite una precisa suddivisione degli spazi).

Le parti strutturali vengono lasciate a vista: abbiamo già detto dei mattoni sulle pareti, ma vale anche per la presenza di eventuali travi, colonne o perfino tubature.

Mix di elementi etnici e industriali

L’ambiente molto aperto va riempito con il mix di elementi che abbiamo già citato: divani in stile vintage, non importa se usurati o in non perfette condizioni (anzi, ancora meglio). Importante è anche l’uso del legno nei complementi e negli oggetti, con imponenti cassapanche, scaffali, lampade e statuine etniche, non eccessivamente eccentriche.

Per dare un ricamo più elegante si possono utilizzare invece i tessuti africani, ad esempio come fodere per il cuscino di una sedia di metallo, oppure dei runner da tavola in stile etnico, o ancora per abbellire e far risaltare delle eventuali parti lasciate in nuda pietra.

Se optiamo per inserire un tendaggio, teniamo presente che questo deve essere assolutamente neutro, o comunque di colorazione chiara ma non troppo sgargiante. 

Un’ambientazione di tipo etnico-industriale richiede necessariamente abbondante luce naturale, in assenza della quale si può rimediare con l’uso di lampade da terra o neon, proprio come negli uffici.

Va poi considerato che, in questo genere di arredamento, di solito all’interno del soggiorno troviamo anche la cucina, proprio perché non esistono pareti che dividono nettamente i due ambienti. 

Ecco perché a riempire questa enorme living room ci sarà anche un angolo dedicato proprio alla cucina, che può essere nel classico acciaio industriale e minimalista, ma anche in acciaio colorato o addirittura in marmo. Funzionale e, naturalmente, con gli elettrodomestici perfettamente a vista, abbellita da oggetti d’arredo etnici come pentole o sottopiatti, e con una pianta in bella mostra come tocco green finale.

Il giusto equilibrio per tutti gli ambienti di casa

Per il bagno l’uso del legno e degli specchi è un aspetto fondamentale per creare la giusta base di tipo industriale su cui inserire elementi etnici come gli asciugamani rivestiti con tessuti africani wax.

È invece più complesso l’arredamento della camera da letto: anche qui si punta su acciaio e mattoni a vista, per ricercare un aspetto vintage, senza tralasciare le finestre dalle ampie vetrate o i faretti per l’illuminazione.

Faretto per un perfetto arredamento industriale

Il letto può essere realizzato in legno esotico (come ad esempio il mango) oppure in legno e ferro, dal design contemporaneo ma reso più di classe grazie a copriletti o copripiumini in tessuto africano di alta qualità della Tanzania.

Si può inserire infine un ulteriore tocco di eleganza e vivacità etnica mediante l’uso di cassapanche in legno da usare magari come guardaroba, oppure aggiungendo sulle pareti dei quadri, possibilmente in bianco e nero, in modo da rendere la stanza più vivace e personalizzata, insomma più vissuta, in grado di offrire non solo storie provenienti da Paesi esotici, ma anche racconti che giungono direttamente dal passato.

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